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TOUR DEI BACARI ALLA RICERCA DEI MIGLIORI CICCHETTI

Una giornata tra calle, ponti, cultura e storia, e i caratteristici bacari gustando "cicchetti" e "ombre"
DESCRIZIONE:

Il nostro tour è incentrato sulla città di Venezia, la città sull'acqua, circondata da calle, ponti, e chiese, e attraversata dal canale dei Dogi, il Canal Grande, solcato in passato dalla maestosa imbarcazione "bucintoro".

La nostra giornata non sarà all'insegna della Venezia "classica", ma piuttosto alla scoperta della Venezia "non convenzionale".

Scopriremo angoli pittoreschi racchiusi tra i "sestieri", i mercati rionali, entrando e uscendo dai tradionali "bacari".

Scrive Pompeo Molmenti nel suo Dizionario del Dialetto Veneziano: Bàcara o Bàchera: brigatella di persone che fanno strepito o sconcio romore. E poi: Far Bàcara, Stare in gozzoviglio… Far Tempone…, Darsi buon tempo, Pigliar diletto mangiando in brigata. E’ quindi semplice per il Molmenti far risalire l’etimo a “baccano”, che in veneziano e in veneto tout court si pronuncia con una sola “c”. Angelico Prati, però, nel suo “Etimologie Venete” ricorda come vin bàcaro significasse “vino meridionale” o anche il luogo dove si vende vino di Trani e Barletta, alcoolico e a basso prezzo.

I bacari, a Venezia, sono una vera e propria istituzione, si tratta di tipiche osterie dal caratteristico stile veneziano antico un tempo frequentate dai barcaioli,  il  loro nome deriva dall’espressione in dialetto veneto “far bacara“ ovvero far festa, e si caratterizzano per l’atmosfera accogliente e calda  che li circonda, luoghi di ritrovo a qualsiasi ora del giorno, ma  più frequentati durante l'ora di pranzo o prima di cena per bere un bicchiere di vino assieme, conosciuto anche come "un'ombra di vino".

L'origine deriva dai bacaresi o baresi  venditori di vino meridionali che in passato si ritrovavano nella Piazza San Marco per vendere i loro prodotti. Per fare si che la loro merce non i scaldasse al sole, essi si riparavano sotto al campanile di San Marco, spostandosi con il passare delle ore, cercando di rimanere nella sua ombra, da qui il termine "ombra de vin", sinonimo di bicchiere di vino per i veneziani e trasmigrato in tutto il Veneto).

 

Resta comunque alla base, come afferma Prati, la più facile e logica derivazione: da Bacco il dio romano del vino e della bisboccia, senza contare che con bacco una volta nel linguaggio popolare si intendeva botte. E, infine, che dire di bacò, vitigno antico che si trovava facilmente nelle campagne venete e dal quale si produceva un vino di pronta mescita cugino del più noto clinton o clinto? Quindi, primo bàcaro per dir così ufficiale vide la luce a Venezia alla fine del 1866 e si chiamò Bacaro Grande a Rialto.

Il termine Bacaro, invece, secondo Giovanni Distefano nella sua Enciclopedia Storica di Venezia, viene inventato nel 1869; dopo aver sorseggiato un vino pugliese che un oste aveva portato da Trani, perchè l'annessione all'Italia del 1866 aveva alzato una barriera doganale tra Venezia, l'Istria, la Dalmazia e il levante, un vecchio gondoliere sclamò: Bon,bon, questo xe proprio un vin ... un vin da bacaro. forse alludendo a Bacco.


Il vino di Puglia ribattezzato Bacaro si diffuse in tutta la città e quel nome indicò anche le osterie che lo vendevano.

La tradizione del bàcaro sembrebbere quindi, avere un'età di "soli" 150 anni, ma, al contrario, precedentemente la nascita dei bacari, esistevano già le "malvasien" che prendevano il lore nome dal  vino bianco, famosissimo a Venezia, e grazie al quale ancora oggi esistono delle calle chiamate "Calle della Malvasia". 

La tradizione del bacaro quindi, affonda le sue origini nei geni della Serenissima e nei piatti della loro tradzione.

Venezia è tipicamente associata al pesce nello stereotipo della ristorazione lagunare, tuttavia, sin dai tempi della Serenessima non era così, ma al contrario, durante i banchetti culinari del XVI secolo, i piatti erano a base di carne, e in particolare di cacciagione.

Quindi, quando ci si riferisce ai bacari, i piatti offerti, ovvero, i celeberrimi "cicheti", li troveremo sia a base sia di carne che a base di pesce. Diventati oggi un must dei menù della città sulla laguna.

Tipicamente conosciuta anche per i prezzi elevati dei menù dei ristoranti, Venezia grazie ai bacari offre una valida alternativa permettendo ai turisti di consumare dei pasti a prezzi contenuti, bere spritz autentici o del vino veneto gustando anche i mitici cicheti, degli stuzzichini basati sui piatti tradizionali della gastronomia regionale come il baccalà mantecato alla veneziana, la polenta, i fiori di zucca ripieni, la frittura di pesce, e dei taglieri di salumi e formaggi.

Qui esploreremo locali che questa tradizione la hanno mantenuta intatta nel tempo, dove in piedi o appoggiati al bancone trascorreremo dei momenti in allegria immergendoci in questa vivace atmosfera.

Il nostro tour sarà basato sui "sestieri" che prendono il significato del loro nome da ciascuna delle sei zone in cui Venezia  fu suddivisa. I sestieri sono piccoli conglomerati di calli, campi, e canali che intrecciati quasi come un gomitolo di lana, li vanno a formare.

Due piccole curiosità sui sestieri:
 
  • Ogni sestiere ha un nome diverso e un'atmosfera diversa, Venezia infatti possiede una particolarità tra le tante che la caratterizzano, la numerazione civica infatti, è diversa per ogni sestiere, ciascuno, ad eccezione di casi particolari, raggiunge numeri a 4 cifre fino quasi a toccare i 7000 del sestiere Castello.
  • Simbolicamente i sestieri sono rappresentati dai sei denti del ferro usato per le tipiche imbarcazioni veneziane: le gondole. Il dente posteriore invece rappresenta l'Isola della Giudecca, mntre le altre parti sono riferite alle zone "portanti" di Venezia come ad esempio il Canal Grande, il Ponte di Rialto, ecc.
 
 
 
 
Wikipedia ci insegna che il significato dei nomi di ogni sestiere derivano da:
  • Cannaregio: così denominato perché si sviluppò in una zona paludosa in cui erano frequenti i canneti
  • Castello: che ha preso il nome da un forte ormai scomparso attorno al quale si sviluppò l'area in cui sono comprese anche le isole di San Giorgio Maggiore, San Marco e San Michele
  • Dorsodureo: probabilmente il suo nome fa riferimento alle compatte dune di sabbia che si possono trovare in questa zona di cui fanno parte anche le Isole della Giudecca
  • San Marco: che prende il suo nome dall'omonima Basilica di San Marco
  • San Polo: che si trova al centro di Venezia, luogo in cui ha sede il Mercato di Rialto
  • Santa Croce: che comprende il Piazzale Roma, il Tronchetto e la Stazione Marittima
Partendo dal Piazzale Roma attraverseremo i Giardini di Papadopoli, e il Ponte della Costituzione, conosciuto anche come il Ponte di Calatrava (dall'ingegnere Calatrava). Il tour inizia proprio da qui, alla destra del ponte troveremo il "Bacaro di Lele", tra i più famosi, menzionato da tutti i più importanti blog di viaggi e cibi. Colpisce per la sua semplicità, è infatti una piccolissima stanza di pochi metri quadrati in cui asseggeremo piccoli panini ripieni di porchetta, prosciutto e crciofini, sopressa, crudo, salame, e molto altro. Dietro al banco fanno da sfondo delle bellissime damigiane di vino, vivremo così l'esperienza di appoggiare i piatti colmi delle nostre pietanze e i piccoli calici di vino sulle botti esterne al locale.
Qui il prezzo per i cicchetti o piccoli taglieri con sopressa, formaggio e bibanesi è di circa 1-1,50 euro cosi come per i calici di vino che hanno lo stesso prezzo o partono da una base di 60 centesimi,lo Sprtiz costa 1,50 euro.
 
Da qui passando per Campo Santa Margherita, luogo conosciuto per i sprtiz, attaverseremo il Ponte dei Pugni, su cui in passato si svolgevano vere e proprie battaglie "sospese nell'acqua", raggiungendo Campo San Barnaba, dove accanto al Ponte troveremo un
punto considerato "una classica cartolina di Venezia" ovvero "la barca della frutta e della verdura".
 
Da qui torneremo indietro per dirigerci a San Polo nelle immediate vicinanze. passando per la Basilica dei Frari, qui possiamo scegliere di visitarla, per poi proseguire nella nostra escrusione veneziana alla ricerca dei bacari più buoni.
Una volta tornati verso il Bacareto da Lele ci dirigeremo verso Campo Santa Margherita, dove si trova il nostro secondo bacaro.
 
Al Bocon Divino, i "cicheti" sono variegati: dai classici tramezzini, alle frittate di patate e prosciutto tagliate a cubetti e molto altro. Si parte da un prezzo base di 1 euro ciascuno.
 
Proseguendo verso il sestiere di San Polo, dove faremo sosta a un caratteisto bacaro "L'Arco", il cui nome deriva dalla sua ubicazione, che si trova sotto ad un arco che unisce de qui lo spazio a disposiue palazzi. Anche qui lo spazio è piuttosto ridotto, tuttavia sufficiente per ordinare al banco per uscire quindi a consumare gli stuzzichini sedendosi lungo la calla.
L'Arco è il vero regno dei cicheti, poco distante dal mercato del pesce e dal famoso Ponte di Rialto. Al bacaro all'Araco, troveremo scelte di vini veneti, birre artigianali, crostini con la spiensa tagliata a fettine sottili e condita, o cristini con il mento di vitello lesso e rafano, cato alla vicentinao con il baccalà mantecato alla vicentina, panini caldi con senape e salsiccia di manzo bollito verdurine fritte, mozzarelle in carrozza, fiori di zucca ripieni, ecc.
Continuando verso il mercato del mercato di pesce di Rialto, ci recheremo presso il più antico bacaro di Veenzia, il Bacaro "Cantina Ai Do Mori" dove  vivremo la stessa atmosfera di um tempo. Caratteristica di questo piccolo locale sono le damigiane e il soffitto dove ci sono appesi dei paioli di rame.
 
Qui gusteremo la speciialità della casa, ovvero, il "francobollo", un  tramezzino farcito con granchio, gamberetti, prosciutto, c altro ancora coppa di toro, e molto altro ancora, inoltre troveemo una ricca scelta di chicheti a base di carne o pesce.
 
I prezzi sono 1 euro per i chicheti e 2,50 euro per i bicchieri di vino.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Da qui attraverseremo uno dei luoghi simboli per la città di Venezia, il ponte per eccellenza, il Ponte di Rialto, dal quale ammirare una vista unica nel suo genere sul Canal Grande, perdendoci anche solo per un attimo nel traffico di barche e gondole, assorbendo la vita quotidiana della città più bella del mondo.
Dal Ponte di Rialto entreremo nel mondo del lusso, del Palazzo del T Fondaco dei Tedesci, nuovo centro per lo shopping di classe di Venezia. Con una lunga storia alle spalle, e centro di scambi commerciali tra Oriente e Occidente nel 1400, luogo di incontro di diverse culture, è testimone di quasi 800 anni di imprenditoria internazionale. Prima magazzino e poi centro espositivo e di commercio per i mercanti tedeschi, fu anche dogana durante il periodo di Napoleone, quindi sede dell'ufficio postale di Venezia negli ultimi anni. 
Nel 1505 in seguito a un incendio che lo distrusse, fu ricostruito dal Senato veneziano. Oggi, è moda, accessori, orologi e pelletteria, prodotti di lusso, come vini e alcolici, profumi e cosmetici. Restaurato dallo Studio Oma dell'archistar Rem Koolhaas, è diventato il polo del lusso di Venezia. E' qui che eleveremo il  nostro panorama, grazie alla sua terrazza che ci offrirà un punto spettacolare dal quale ammirare in tutta la sua bellezza questa meravigliosa città.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ri-attraversando il Ponte di Rialto, ci recheremo nella Piazza considerata la culla del mondo: la Piazza San Marco, dove ci accomoderemo sulle sedie colorate degli storici Caffé Florian, o Caffé Lavena, per osservare la frenesia dei turisti che si divertono a rifocillare i piccioni parte integrante della città, o delle lunghe file di persone in attesa di entrare nel duomo, ascoltando in sottofondo la musica delle orchestre che fanno da cornice a una piazza gremita di colori, circondati dalla maestosità del Palazzo Ducale, nell'attesa che i due mori segnino con il tocco della campana, lo scoccare del tempo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Dopo esserci immersi nei rumori, nel brusio delle persone, e del via vai dei visitatori di Venezia alla Piazza San Marco, prima di lasciare questa zona affollata di bancarelle e negozi di souvenir, ci lasceremo trasportare sino al Ponte dei Sospiri, uno degli angoli della città più fotografati al mondo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quindi, passando per le Fondamenta Orseolo dopo circa 400 metrida piazza San Marco, ci fermeremo a fare una foto alla Scala Contarini del Bovolo.
 
Nell’intricato labirinto di calli e canali tra il Ponte di Rialto e quello dell’Accademia si cela la più famosa scala a chiocciola di Venezia: la Scala del Bovolo di Palazzo Contarini, inedito gioiello architettonico che riassume in sé l’essenza dello stile rinascimentale, gotico e bizantino.
 

Questa Scala, struttura dissonante con l'architettura veneziana, fa parte del Palazzo Contarini del Bovolo, un palazzo gotico ubicato costruito tra il Tre e il Quattrocento come dimora dei Contarini "di San Paternian", che dalla fine del Quattrocento, con l'aggiunta della scala a chiocciola, furono soprannominati "dal Bovolo”.

Piccolo gioiello nascosto, riaperto al pubblico dopo un lungo lavoro di restauro, si raggiunge arrivando da una stretta calle. Anche questo effetto scenografico inaspettato, in una Venezia che spesso mostra la bellezza dei suoi monumenti affacciata su canali, concorre allo stupore per la visione di questa splendida opera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Da qui raggiungeremo a 10 minuti di distanza uno dei luoghi che sanciranno il termine della nostra giornata veneziana, con un'ulteriore punto panoramico: Il Ponte dell'Accademia.
Il più meriodionale dei quattro ponti più importanti di Venezia, che attraversa il Canal Grande, da qui godremo di una vista mozzafiato sulla città, regalandoci un ultimo scorcio da cartolina.
Da qui a circa 250 metri dal ponte faremo sosta al bacaro che farà da chiusura alla nostra lunga giornata tra locali tipici e la Venezia non convenzionale tra terrazzi e punti panoramici.
 
L'ultimo locale che visiteremo il "Cantinone già Schiavi". Cicheti curatissimi, con cruditée e ostiche che occhieggiano sornioni da dietro il bancone. Un’istituzione veneziana, tramandata da due generazioni dei membri della famiglia Gastaldi, abili osti che propongono più di 30 etichette indicate sulla lavagna appesa ai muri. 
Nato nel 1944, è una tappa storica dalla fama consolidata, offre una moltitudine di cicheti che fanno bella mostra nella grande vetrina: tonno e radicchio, tonno e porri, brie e salsa di ortiche, zucca con  ricotta e parmigiano, oppure ingredienti inusuali come petali di fiori o cacao. Non mancano i classici con baccalà od aringa e una varietà di salumi e formaggi.
Le pareti sono tappezzate con scaffali pieni di bottiglie, ce ne sono per ogni occasione. L’atmosfera di trovarsi avvolti in questo ambiente vinicolo ci regalerà sensazioni che ricorderemo nel tempo.
 
  
 

Da qui torneremo verso il Ponte dell'Accademia e quindi a circa 400 metri, sulle Zattere di dx dove attenderemo il vaporetto che ci riporterà verso il parcheggio del Tronchetto per tornare verso casa.
IL PREZZO NON INCLUDE:

- Prezzi delle consumazioni nei vari bacari

- Prezzo biglietto vaporetto / traghetto

- Costo Souvenir e/o acquisti 

PROGRAMMA:

Pertenza ore 8:00 da Sarcedo / Breganze - Arrivo a Venezia -- Parcheggio del Tronchetto.

Per questo tour non seguiremo uno schema di orari, in quanto Venezia, con tutti i suoi angoli caratteristici, negozi, botteghe, e locali ci accompagneranno durante la nostra escursione alla scoperta dei bacari migliori della città.

 

Il Tour partirà da Piazzale Roma, per terminare alle Zattere di dx dove prenderemo il traghetto che ci riporterà al punto di partenza.

 

Faremo questa lunga passeggiata in tutto relax, con soste a negozi, e locali, senza un orario preciso. L'obiettivo del tour è mostrarvi Venezia nella qua quotidianità e da punti panoramici diversi che vi permetteranno di apprezzarla non solo con gli occhi dei turisti, ma di tutti i suoi abitanti.

IMPORTANTE:

  • I prezzi delle consumazioni in Piazza San Marco sono molto superiori rispetto alla norma

  • Il percorso sarà piuttosto lungo quindi è importante che indossiate scarpe comode e  che proteggiate dal sole

  • Portate sempre con voi  delle bottigliette d'acqua per mantenervi idratati durante la passeggiata

  • Prestate la massima attenzione ai vostri effetti personali e al vostro denaro, utilizzate un marsupio anziché una borsa  ciò vi permetterà di tenere al sicuro quanto vi appartiene.

  • Venezia ha una mappa di bgni pubblici che vi sarà fornita prima di partire per il tour

  • Portate sempre con voi denaro in contante, ciò nonostante i negozi accettano carte di credito

  • Una mappa dei bancomat vi sarà fornita prima del tour in caso di necessità

  • E' raccomandabile rimanere in gruppo onde evitare di separarci in luoghi diversi che altererebbero il programma della giornata

  • Per qualsiasi esigenza Lino e Barbara sono a vostra disposizione 

 

 

 

75

1
GIORNO
XX/XX/18
 
ORARI:

Inizio del tour alle ore 8:00

Termine del Tour alle ore 21:30

© 2018 by Pinkmedia di Barbara Battistin - Tutti i diritti riservati 

CONTATTI:

Barbara Battistin: mail@barbarabattistin.io

Lino Turrini: lino.turrini@live.it 

Tel. 347 - 7031262

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Grazie per averci contattati!

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