I LUOGHI PREISTORICI DEL VENETO
I graffiti della Val d'Assa, il "Museo dei Cuchi", e il Museo della Grande Guerra





CATEGORIA ESCURSIONE: Media
DESCRIZIONE:
Scoperti nel 1981 in seguito a una piena del torrente Assa, che al suo passaggio liberando i greti ne definì l'attuale forma. Conosciuto anche come il "Tunkelbald", nel sito furono scoperti resti fossili di animali preistorici e reperti litici datati all'era del Paleolitico Medio.
Testimonianza della vita dell'uomo, i cui segni sono visibili ancora oggi, racchiusi in una valle rocciosa, che "illustra" un quadro sulla vita quotidiana dell'uomo preistorico attraverso le incisioni rupestri risalenti al I° Millenio A.C. successivamente diventate note come "I Graffiti della Val d'Assa".
Il percorso sarà guidato, e avrà una durata tra le tre e le quattro ore. Con partenza dal centro di Canove di Roana il percorso si snoderà attraverso ambienti naturali, particolari e interessati angoli come ad es. "La Cava degli Orsi" dove nel 1939 furono rinvenuti i resti dell'orso delle caverne.
La passeggiata continuerà tra una vegetazione ricca di abeti rossi, piantati successivamente alla Grande Guerra e faggi. Particolarità dell'escursione sarà la "Schaff Kugela" la roccia scolpita nel tempo da acqua e dagli elementi naturali dell'ambiente. Costeggeremo la Valle del Gelpach, arrivando fino alla Val d'Assa dove potremo ammirare i "Graffiti della Romita" alcuni tra i più antichi dell'Altopiano.
Procederemo quindi lungo il sentiero di Sant'Antole arrivando così ai "Graffiti del Tunkelbald" i più grandi e conosciuti. Termineremo questa straordinaria esperienza risalendo al sentiero che ci riporterà al punto di partenza.
Dopopranzo ci recheremo in località Camporovere, parcheggeremo l'auto e faremo due ore di passeggiata per visitare accompagnati da una guida locale ad ammirare ciò che resta del "Forte del Monte Interrotto", una caserma militare costruita nel XIX secolo, trasformata poi in fortezza durante la Prima Guerra Mondiale allo scopo di difendere i confini italiani contro l'Impero Austro Ungarico. Ciò che rimane oggi di questo luogo si trova a 1392 metri di altezza.
Dal sapore quasi medievale, eretto nel 1887, oggi è stato recuperato, e grazie al Comune di Asiago è entrato nella famiglia degli Ecomusei della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine.
Per finire il tour andremo a Cesuna a visitare il "Museo dei Cuchi", nato dalla passione di Gianfranco Valente nel 1987, che ha raccolto la storia di questi particolari fischietti in terracotta, dai quali prende ispirazione il detto popolare veneto "vecio come el cuco".
La storia dei cuchi trova traccia sin dall'età preistorica e del bronzo, fino ad arrivare alla mitica Grecia, arrivati ai giorni nostri grazie a un rinnovato interesse rinato alla fine del 1800 e agli inizi del nuovo secolo, il 1900. La tradizione popolare voleva che "i cucari" allestissero le loro piccole bancarelle durante le sagre per offrire dolci casalinghi. Oggi i cuchi sono particolarmente conosciuti nell'area di Nove di Bassano del Grappa e raffigurano piccoli uccelli e galli.
IL PREZZO NON INCLUDE:
- Biglietti di entrata a ville / musei / e monumenti storici
- Pranzo / cena / assaggi enogastronomici / varie ed eventuali
- Guide locali
PROGRAMMA:
Ore 8:00 - Partenza da Sarcedo / Breganze
Arrivo a Cesuna di Roana alle ore 9:00
1° Tappa - Ore 9:10 - 13:30 - Costo: (Guida - sarà comunicato)
Visita ai Graffiti dei Romiti e della Val d'Assa - Tunkelbald
PRANZO: Ore 14:00 - 15:00 Presso lo Spillek Baita Laghetto con passeggiata intorno al laghetto.
2° Tappa - Ore 15:30 - 18:00
Visita al Forte del Monte Interrotto in Località Camporovere
Il costo della guida locale sarà comunicato.
3° Tappa - Ore 18:15 / 18:20 - 19:00
Visita al Museo dei Cuchi di Asiago
ATTENZIONE: Ricordiamo sempre che per le passeggiate è necessario munirsi di scarpe e abbigliamento idonei, anche in caso di rischio di maltempo, nonché acqua, e tutto ciò che vi sarà utile per le nostre escursioni in quota.
4° FACOLTATIVO: Piccola sosta a Tresché Conca per una veloce cena alla Locanda Stella Alpina, oppure ritorno verso casa.



€ 40
1
GIORNO
XX/XX/18
ORARI:
Inizio del tour alle ore 8:00
Termine del Tour alle ore 19:00
ASIAGO: LA STORIA E I PRODOTTI TIPICI
Una gita sulle tracce della grande guerra, assaggi di prodotti locali, e una passeggiata nella natura




DESCRIZIONE:
Il Tour parte da Asiago, definita dal poeta e scrittore Gabriele d'Annunzio "La più piccola e luminosa perla d'Italia", il principale dei sette comuni, parte del comprensorio, con Enego, Conco, Foza, Gallio, Lusiana, Roana e Rotzo.
Posto a 2350 metri di altezza, ai confini con il Trentino, fu ricostruito in seguito alla Seconda Guerra Mondiale. La bellezza di Asiago è contraddistinta dal verde dei suoi prati, e dai caratteristici edifici colorati.
Visiteremo il Sacrario Militare, conosciuto anche come il "Leiten", che prende il nome dal colle in cui è sorto. Luogo simbolo, è uno dei più importanti ossari militari italiani della Prima Guerra Mondiale.
Nel sacrario trovano riposo i resti di ben 54.286 militari italiani ed austro-ungarici di cui oltre 33.000 dal nome ignoto.
Oltre al Sacrario, visiteremo anche il Museo.
La mattinata proseguirà con una visita di un'ora circa al Museo delle Carceri, nato nel 2001, dopo la ristrutturazione delle carceri di Asiago, che furono costruite durante il 1800. All'interno di questo piccolo museo, viene celebrata la vita dello scrittore asiaghese Mario Rigoni Stern.
Dopopranzo ci recheremo a visitare lo stabilimento produttivo e lo shop del Caseificio Pennar, dove il formaggio regna assoluto. Fu nel XIV secolo infatti, che la pastorizia iniziò a svilupparsi velocemente, al punto che nel 1700 nell'Altopiano Dei Sette Comuni si contavano già oltre 300.000 pecore. Nel tempo, la produzione di formaggio è diventata un valore e una ricchezza tramandata di padre in figlio. Al Caseificio Pennar, trova origine il formaggio Asiago, ciò che oggi viene definito "l'Eccellenza".
La nostra gita continua tra le viette dello shopping di Asiago, tra botteghe incantate, dove il legno e gli orologi a cucù sono i protagonisti. Termineremo il tour con una tappa al "Laghetto di Lumera" conosciuto per le sue acque verdi e cristalline, vicino al centro di Asiago, è un piccolo polmone verde dove rilassarsi e respirare aria buona, ci fermeremo alla Baita Lumera, dopo una breve passeggiata, dove potremo ammirare il panorama e sorseggiare un buon bicchiere di vino.
IL PREZZO NON INCLUDE:
- Biglietti di entrata a ville / musei / e monumenti storici
- Pranzo / cena / assaggi enogastronomici / varie ed eventuali
- Guide locali
PROGRAMMA:
Ore 8:00 - Partenza da Sarcedo / Breganze
Arrivo ad Asiago alle ore 9:00
1° Tappa - Ore 9:10 - 11:00 - Costo: Gratis
Visita al Sacrario Militare e al Museo del Sacrario Militare
2° Tappa - Ore 11:15 - 12:00 - Costo: 3 euro
Visita al Museo delle Carceri
PRANZO: Ore 12:30 - 14:00 Presso:
-
Bigoleria Edelweiss
-
Cà Sorda ai Pennar
-
In Piazzetta
3° Tappa - Ore 14:30 - 17:00
Visita al Caseificio e shop Pennar
4° Tappa - Ore 17:15 - 18:15
Passeggiata in centro ad Asiago
5° Tappa - Ore 18:30 - 19:15
Passeggiata al "Laghetto di Lumera" con sosta alla Baita Lumera per un aperitivo.
FACOLTATIVA: Cena presso uno dei ristoranti di Tresché Conca oppure continuazione verso casa.


€ 40
1
GIORNO
XX/XX/18
ORARI:
Inizio del tour alle ore 8:00
Termine del Tour alle ore 19:00
TRA GROTTE, MUSEI, E LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA
Dalla natura incontaminata e selvaggia, ai luoghi simbolo della storia della Grande Guerra




DESCRIZIONE:
Situate nelle pendici del massiccio dell'Altopiano dei sette comuni, nelle vicinanze di Valstagna, le Grotte di Oliero sono un complesso cavernicolo dal quale sgorga la maggior parte dell'acqua che deriva dall'Altopiano.
I dati riferiscono dell'80% delle acque provenienti dall'Altopiano di Asiago e che il tempo impiegato da quest'acqua per giungere alle grotte è di poche ore (circa 12), anche se sono stati osservati notevoli incrementi della portata d'acqua dell'Oliero anche solo 3 ore dopo piogge torrenziali sull'altopiano. Fonte Wikipedia.
Dalle Grotte hanno origine le sorgenti del fiume Oliero, considerare tra le più importanti sorgenti valchiusane in Europa.
Una delle due grotte da cui sgorga il fiume Oliero, chiamato ‘Covol dei Siori’ o Grotta Parolini, prende il nome dal famoso botanico Alberto Parolini che lo rese accessibile al pubblico dal 1832. La visita a questa straordinaria grotta viene svolta in barca e accompagnati dalle Guide Naturalistiche Ambientali, è possibile scoprire e ammirare stalattiti e stalagmiti di 40.000 anni.
Nello stesso anno in cui il Parolini esplorò la grotta, vi introdusse – portandolo da Postumia (Slovenia) – il Proteus anguinus, anfibio cavernicolo molto lento e cieco, lungo circa 15 cm., di color rosa e provvisto permanentemente di branchie. Per oltre un secolo e mezzo si pensò che l’esperimento fosse fallito, e lo stesso Brentari scrisse che morirono. Invece, nel 1965, il Gruppo Speleo-idrologico Friulano ne individuò alcuni esemplari nei tratti sotterranei sia del Covol dei Siori che in quello dei Veci, avvistamenti poi ripetuti periodicamente da molti speleosub.
Le Grotte di Oliero sono circondate anche da un bellissimo Parco Naturale ricco di piante secolari dove trova spazio un laghetto dalle acque fresche e cristalline. Il Sentiero Natura e gli altri percorsi offrono la possibilità di trascorrere una piacevole giornata a contatto con la natura.
Méta turistica di interesse nazionale sono un macroscopico e straordinario fenomeno carsico legato alle sorgenti dell’Oliero, il secondo fiume più corto d’Europa.
IMPORTANTE:
Abbigliamento:
-
K-Way + Felpa per la gita in barca all’interno della grotta in quanto la temperatura scende a 12 gradi
Raccomandazioni:
-
Non mettere le mani in qualsiasi parte dell’esterno dell’imbarcazione
-
E’ necessario abbassare la testa nei primi dieci metri del percorso
-
All’interno della grotta non si possono toccare a mani nude stallatTiti e stalagmiti
-
All’interno della grotta non è permesso il flash per le foto
La visita della Grotta dura circa 30 minuti, successivamente faremo una passeggiata nel percorso natura all'interno del parco di Oliero. Durata della passeggiata 2 ore circa.
Si ricorda sempre di munirsi di tutto ciò che è necessario per queste passeggiate, scarpe e abbigliamento idonei, e tutto ciò che vi sarà necessario per questa escursione.
Prima di recarci a pranzo ci fermeremo a Valstagna per visitare il Museo delle Cartiere, ingresso compreso nel prezzo della visita alle Grotte di Oliero.
Nonostante la prossima tappa si trovi all'interno della provincia di Treviso, grazie alla vicinanza con Valstagna, ci recheremo a Borso del Grappa per visitare il Sacrario di Cima Grappa, dove ci tratterremo pr circa due ore.
Posto alla cima del massiccio del Grappa, a 1776 metri di altezza, l'imponente e struttura fu realizzata nel 1935 grazie al progetto dell'architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni, la forma geometriche sono ispirata alle fortificazioni militari. La gradinata del Sacrario punta verso il cielo, mentre il corpo centrale custodisce i resti di 12.615 soldati, di cui 10.332 ancora oggi ignoti. I resti dei soldati identificati sono stati disposti in ordine alfabetico, e il loro riposo continua al riparo all'interno di alcuni loculi, coperti da delle lastre di bronzo incise che riportano incisi i loro nomi.
Termineremo la giornata presso la casa vinicola di Borso del Grappa: Luvit & Lumoè.
FACOLTATIVO - Cena presso:
- Ristorante Sant'Agata (Marostica)- con vista panoramica
- Agriturismo Collalto (Molvena)- con vista panoramica
- Country House Foraman (Marostica) - con vista panoramica
Quindi ritorno verso casa.
ATTENZIONE: Ricordiamo sempre che per le nostre scampagnate in mo
nontagna vengono richiesti abbigliamento e scarpe idonei, bevande e tutto ciò che ritenete necessario vi sia utile durante le escursioni.
IL PREZZO NON INCLUDE:
- Biglietti di entrata a ville / musei / e monumenti storici
- Pranzo / cena / assaggi enogastronomici / varie ed eventuali
- Guide locali
PROGRAMMA:
Ore 8:00 - Partenza da Sarcedo / Breganze
Arrivo ad Oliero (Valstagna) alle ore 9:00
1° Tappa - Ore 9:10 - 10:00 - Costo: 10 Euro
Visita in Barca alle Grotte di Oliero
2° Tappa - Ore 10:15 - 12:00
Passeggiata sul percorso naturale del Parco di Oliero
3° Tappa - Ore 12:10 - 12:40
Visita al Museo delle Cartiere, situato all'imbocco delle Grotte
PRANZO ore 13:00 - 14:30:
- Osteria al Piangrande
- Gli Abusivi
Ore 14:45 partenza per Borso del Grappa
4° Tappa - Ore 15:10 - 17:00
Visita al Sacrario Militare di Cima Grappa
5° Tappa - Ore 17:30
Visita alla Casa Vinicola Luvit & Lumoé di Borso del Grappa
Ore 19:00 Ritorno verso Marostica
Ore 19:40 cena facoltativa presso gli agriturismi indicati sopra.
Quindi ritorno verso casa.



€ 40
1
GIORNO
XX/XX/18
ORARI:
Inizio del tour alle ore 8:00
Termine del Tour alle ore 19:00 / 20:00
CASCATE, LAGHI E I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA
Un giorno tra scrosci d'acqua, laghi cristallini, e luoghi simbolo della grande guerra




DESCRIZIONE:
La giornata inizia da Lastebasse, un piccolissimo comune a ridosso del confine con il Trentino Alto Adige, con soli 247 abitanti, questo piccolo ma rigoglioso cento rurale ha origini molto antiche, risalenti al paleolitico e al periodo della dominazione romana. Il significato del nome deriva da "Laste" - piani rocciosi nudi fortemente inclinati e "Basse" in riferimento alla bassa altitudine in cui è posizionato. Già abitato sin dal paleolitico, gli euganei e successivamente i veneti trovarono rifugio nelle numerose grotte e caverne della zona (covoli). Durante il periodo medievale, Lastebasse fu feudo di coloro che erano conosciuti come i conti Velo, in seguito ceduta alla città di Vicenza che ne decise le sorti. Le innumerevoli passeggiate e bellezze naturalistiche che offre, rendono il paesino una piccola perla incastonata tra le montagne che lo conservano ancora oggi incontaminato.
E' proprio da qui, da un'oasi naturale che la nostra escursione continuerà, con una passeggiata tra le bellezze dell'ambiente che regala ai turisti Lastebasse, raggiungeremo infatti la "Cascata della Civetta". Un luogo dove il tempo sembra fermarsi, un piccolo scrigno verde che ci aiuterà a ricaricarci anche solo per un istante a occhi chiusi, per ascoltare lo scroscio d'acqua dell'imponente cascata. Il torrente Civetta scendendo dall'Altopiano dei Fiorentini, confluisce nell'Astico di cui è principale affluente, fino a giungere a valle nell'abitato di Lastebasse.
Situata nei pressi di contrà Giaconi, la cascata offre agli occhi uno spettacolo grandioso e insolito delle montagne vicentine. Sotto il salto della Civetta, sono ancora visibili parte della roggia e dei resti di un maglio battiferro che operò fino al 1909, poi sostituito da un mulino con annessa segheria operante fino al 1936, soppiantato infine dai mulini a cilindro della pianura.
Durata della passeggiata: 1 ora circa.
Proseguiremo la scampagnata con un tour del paesino, soffermandoci in particolare su alcune chiesette:
-
La Chiesetta di Santa Barbara (in Contrà Giaconi)
-
La Chiesa di San Rocco (in Contrà Busatti)
-
La Chiesa di San Fermo e Rustico (Località Fiorentini)
Faremo un breve giro in Contrà Busatti: Una delle località più pittoresche e interessanti della Val d'Astico. Le sue tipiche case ordinate e pulite, allineate lungo il torrente, che proprio qui muoveva fino al 1915 gli antichi mulini, sorge là dove correva il confine (una famiglia possedeva l'abitazione in Italia e la stalla in Austria: l'attuale Taverna Clara). Ancora oggi si vedono il lungo edificio della dogana italiana e, pochi metri più a monte, quello della dogana austriaca, diversi nel loro stile.
Al termine della Contrà Busatti, ci fermeremo per fare una foto al "Cippo Austriaco": una pietra che ricorda l'impresa militare dell'arciduca Carlo d'Asburgo, che il 2 maggio 1916 oltrepassò il confine italiano, nel luogo dove qualche settimana più tardi avrebbe preso il via la Strafexpedition. A Carlo, frattanto divenuto Imperatore, è dedicato anche il monumento scolpito su monolito di roccia locale, rinvenuto semisommerso dalla terra e dai detriti in località "Busa del Coston" ai Fiorentini e ora posizionato presso il Rifugio Coston.
Ci recheremo quindi a circa 30 minuti di distanza, per una passeggiata all'Altopiano dei Fiorentini, che si estende tra le province di Vicenza e Trento all'interno dei territori conunali di Lastabasse, Arsiero e Folgaria. Questa è un'area montana dalla storia molto controversa, tanto che qualcuno proposte di soprannominare queste zone con l'appellativo di "Montagne delle Laste" perché da esse nasce il torrente Astico che le abbraccia scorrendovi attorno. Attraverseremo Tonezza, soffermandci per una foto alla "Contrà Canale" per proseguire quindi verso l'Altopiano dei Fiorentini tra tappeti di un verde brillante e scuri boschi di conifere. Lungo la strada potremo trovare rivenditori locali di prodotti tipici, da cui ci fermeremo per degli assaggi. Faremo una passeggiata di circa 1 ora, per poi proseguire nella nostra giornata.
Prima di dirigerci a pranzo nella località successiva ci recheremo a 8 km di distanza presso un carinissimo rifugio chiamato Rifuugo Melegonon, in località Melegnon per bere un buon cappuccino e per fare una foto del panorama mozzafiato sulla valle.
Quindi ci recheremo a 28 km di distanza dove pranzeremo e visiteremo il comune più piccolo del Veneto, con soli 131 abitanti, il comune di Laghi si trova ad un'altezza di circa 550 metri sul mare, mentre sul Monte Maggio il comune raggiunte i 1581 metri di altezza sul mare. Confina con i comuni di Folgaria e Terragnolo in provincia di Trento, e Arsiero, Posina, e Lastebasse in provincia di Vicenza. Situato nella Val di Ferro, tributaria della Bassa Valle del Posina, nelle Prealpi Venete, ha una superficie di soli 22 chilometri. Elemento caratterizzante del paesaggio sono i due laghetti incastonati come due gemme nella valle del torrente Zara a ridosso del centro abitato.
Abitata già nel tardo medioevo da popolazioni germaniche, ha visto nel corso dei secoli prendere il sopravvento da parte dell'elemento latino; di cui si trovano ancora oggi consistenti tracce del passaggio dei tedeschi.
Con leggende di banditi provenienti da Isola della Scala (VR) e di "pignate" di marenghi d'or ritrovate nei pressi del capitello della Cenega trascorrono i secoli, passano le dominazioni dei Conti Velo, degli Scaligeri, dei Visconti, dei Veneziani, finiscono le guerre napoleoniche e arriva il primo conflitto mondiale. L'Esercito italiano si ritira da Laghi a seguito della "Mai Expedition" austriaca del 1916 con la quale viene conquistata anche la cima del Monte Majo (gli italiani sono costretti a costruire la strada delle gallerie del Pasubio). La popolazione viene sfollata verso i paesi della pianura vicentina perdendo le misere risorse guadagnate con anni di fatica nella dura vita di montagna (i contrabbandieri, sospettati di parteggiare per gli austriaci, vengono deportati a Palermo).
Nel primo dopoguerra il Comune vede emigrare gran parte della popolazione all'estero (in particolare nei paesi dell'emisfero australe: Sud Africa, Argentina, Australia...) mentre nel secondo dopoguerra il flusso si sposta verso i poli industriali della pianura vicentina, portando la popolazione dalle mille unità dell'inizio del novecento ai 131 abitanti di oggi.
Faremo una passeggiata e un giro tra la contrade di questo piccolo paesino, soffermandoci in particolare per delle soste ai due laghetti e nel cimitero austro ungarico della zona.
Proseguendo la nostra giornata faremo sosta in un importante protagonista di un violento scontro durante l'epoca della Grande Guerra, il Forte di Campomolon, costruito a ridosso dell'inizio del conflitto mondiale del 1912, doveva essere anche una fortezza nel dirimpettaio del Monte Toraro, tuttavia, i lavori di costruzione non ebbero mai inizio. Fu successivamente costruito a opera di un'impresa locale di operai sul posto. Oggetto di abbandono, negli anni cadde in rovina, fino all'opera di recupero delle fortezze dell'Altipiano. A difesa di Tonezza, della Val d'Astico, e della Valle di Posina, e destinato per colpire i forti austriaci nemici del Doss di Sommo, Sommo Alto e Malga Cherle, agli inizi della guerra, l'edificio non era ancora ultimato, poiché l'esplosione del conflitto armato con l'Austria non permise agli italiani di ricevere dalle fonderie tedesche le necessarie cupole in acciaio. Fatto saltare dagli stessi italiani nel Maggio del 1916, a soli quattro giorni dalla spedizione degli austriaci, la mafamose Strafexpedtition, che proprio qui diede luogo a una feroce e sanguinaria battaglia, causando un grandissimo sacrificio di vite di giovani soldati italiani.
Responsabile dell'esplosione del Forte di Campomolon fu L'Ing. Paolo Ferario, sottotenente del Genio, che durante lo svolgimento dell'operazione perso la vita. Ricordato con una targa apposta sul forte, oggi il Forte di Campomolon è uno dei belvedee più belli sul panorama di Tonezza e degli Altipiani. Da qui è possibile osservare la Valdastico, la Valle di Posina, e la pianura che si staglia davanti.
La linea dorsale di Campomolon, Riva dei Mercanti e Melegnon, segna il confine tra i comuni di Arsiero e Tonezza del Cimone. Una leggenda narra che i tonezzani, e gli arsieresi, dopo interminabili discussioni e dispute per la proprità del territorio della Selva del Cimone e del Campomolon za composero una vertenza in modo unico: si scambiarono le montagne e i tonezzani ebbero in più in regalo un vitello.
Prima dello svolgersi il termine della nostra escursione, ci recheremo ad Arsiero, dove il torrente Astico, lascia posto allo stupore in tutta la sua bellezza e le sue acque cristalline, la spiaggetta conosciuta come "Contrà Pria". Conosciuto come le "Pozze di Arsiero".
Poche case lungo la provinciale per Valdastico, accanto a un piccolo bosco che racchiude un gioiello naturale. Un piccolo canyon scavato nel tempo dalle fredde acque del torrente Astico, dove possiamo trovare sorprendenti baie di un verde che con il suo colore ci proietta in un ambiente marino, con rocce e spuntoni a picco sulle acque trasparenti del torrente, con piccole baie e insenature ideali per trascorrere qualche momento in relax.
Un luogo suggestivo, a pochi passi da casa, una gola rocciosa che offre uno spettacolo indimenticabile, il luogo ideale per terminare la nostra lunga giornata alla scoperta dei tesori nascosti del Veneto. Finiremo la giornata con una tappa facoltativa a soli 2 chilometri da Contrà Pria.
FACOLTATIVO: visita del Castello di Velo d'Astico: parcheggiando l'auto all'Arcipetrale di Velo d'Astico saliremo la gradinata della chiesa e seguiremo il sentiero che ci porterà sulla somma del Castello e ciò che ne rimane oggi. (30 - 45 min).
In aggiunta facoltativamente ci fermeremo per una cena veloce a uno dei tanti agriturismi della zona, consigliata, la Tenuta Fortelongo di Fara Vicentino. Altrimenti proseguimento verso casa, o per unaa cena di più veloce e sfiziosa, consigliate la Creperia di Thiene o il Ristorante Pollo Loco, e ancora La Ciacola di Breganze, presidio slow food per assaggiare originali taglieri e vini.
ATTENZIONE:Ricordiamo sempre di equipaggiarvi con tutto il necessario in caso di maltempo, abbigliamento e scarpe idonei alla montagna, bevande e tutto ciò che ritenete necessario avere con voi durante le nostre escursioni.
PROGRAMMA:
Ore 7:30 - Partenza da Sarcedo / Breganze
Arrivo a Lastebasse alle ore 8:10 - 8:20
1° Tappa - Ore 8:30 - 9:30 - Costo: Guida locale comunicherà il costo - Breve passeggiata alla Cascata della Val Civetta
2° Tappa - Ore 9:45 - 10:45
Giro per Lastebasse con Tour delle Chiesette sopra elencate e del cippo austriaco, e sosta al cimitero austro-ungarico
Parenza ore 10:45 per Altopiano dei Fiorentini - Arrivo ore 11:15
Passeggiata di 45 minuti tra le malghe per acquisto di prodotti locali.
3° Tappa: Alle ore 12:00 ci recheremo in Località Melegnon presso un rifugio simile alla casetta di Biancaneve e i Sette Nani, per un veloce caffè e delle foto sullo splendido panorama dalle Valle.
Alle ore 12:30 partiremo per Laghi - Arrivo ore 13:00
PRANZO ore 13:10 presso:
- Trattoria Dalla Santa (pr un piatto di buonissimi gnocchi)
4° Tappa - Ore 14:30 - 16:30 - Visiteremo il paesino con passeggiata sui due laghi e il cimitero austro-ungarico
Alle ore 16:45 partenza per Arsiero - Contrà Pria
5° Tappa ore 17:15 - 18:00 con sosta al bar - Visita della spiaggetta Contrà Pria
6° Tappa - Ore 18:10 sosta a Velo d'Astico per una passeggiata fino al Castello di Velo d'Astico - 45 minuti circa.
Ore 19:00 ritorno verso casa con cena facoltativa nei ristoranti sopra indicati.





€ 40
1
GIORNO
XX/XX/18
ORARI:
Inizio del tour alle ore 7:45-8:00
Termine del Tour alle ore 19-20:00
UN TUFFO NELLA PREISTORIA TRA ROCCE E CAPANNE
Un giorno alla scoperta della vita dell'uomo preistorico e immersioni nella natura e panorami mozzafiato







CATEGORIA ESCURSIONE: Media
DESCRIZIONE:
Il tour inizia da subito in modo elettrizzante, faremo infatti una escursione a Rotzo con visita guidata sul sentiero che ci porterà a un paesaggio a strapiombo sulla Val d'Astico, offrendoci un panorama come solo le montagne ci sanno regalare.
Durante la passeggiata potremo vedere tre dei punti più importanti della vallata:
-
L'Altar Knotto
-
L'Alta Kugela
-
La Croce dell'Altaburg
Il percorso si snoda lungo il comune di Rotzo, uno dei più antichi dell'Altopiano di Asiago.
Punto particolare e interessante della passeggiata sarà l'Altar Knotto, che rappresenta a seconda di credenze popolari, l'altare sacrificale o scoglio del diavolo.
Per l'Altopiano di Asiago esso rappresenta la più antica testimonianza religiosa presente sul territorio, la cui storia è fonte di continuo interesse.
La formazione rocciosa, è posta a 1334 metri di altezza, nella frazione di Caastelletto di Rotzo. Mario Rigoni Stern, descriveva così il luogo "nell'Altopiano dei Sette Comuni" (ed. Cierre):
– "si apre nel cielo una chiara radura coperta da ginestre e dove affiorano le ossa della Terra: macigni grigi levigati dal Tempo. Sotto precipita una valle con paesi sparsi lungo il fiume e, lontano la pianura fino al mare. La mia gente saliva fin quassù portando la vittima per il sacrificio; il popolo restava in silenzio fra le ginestre e le pietre, mentre i sacerdoti per un cunicolo si accostavano all’Antico Sasso in bilico sul baratro”.
Andranno a completare questa scampagnata tra rocce e natura altri due caratteristici luoghi, la prima sarà la sosta in una delle zone considerate più suggestiva dell'Altopiano, raggiungeremo infatti la spettacolare Punta dell'Altaburg o Croce dell'Altaburg a 1301 metri di altezza, luogo che richiama le antiche processioni cristiane che si svolgevano allo scopo di riconsacrare a Dio la località segnata da innumerevoli riti pagani.
A breve distanza dall'Altar Knotto invece, passeremo sotto all'Alta Kugela, che si traduce letteralmente in "antico riparo", situato a 1380 di quota. Attorno all'area della Croce dell'Altaburg sono state rinvenute monete romane risalenti al II° secolo D.C.
La Croce dell'Altaburg situata sulla sommità di un promontorio e sormontata da una croce, rappresenta la metà finale del "sentiero della fede", un luogo caro agli abitanti di Rotzo che qui hanno voluto erigere un simbolo della loro unità e devozione già dal 1900.
ALTAR KNOTTO – ALTABURG – ALTA KUGELA: tre termini evidentemente di lingua cimbra che indicano dei siti storici dell’Altopiano. Sono situati sul bordo occidentale dell’Altopiano, a picco sulla Val d’Astico. Costituiscono delle particolarissime conformazioni rocciose che da sempre hanno attirato l’attenzione delle popolazioni, per motivi di difesa, di caccia, e di religione.
ALTAR KNOTTO = ALTARE DELLA PIETRA PIATTA
ALTABURG = ANTICO CASTELLO
ALTA KUGELA = VECCHIA PALLA (di roccia) o Antico covolo, Antico riparo.
Questi, come moltissimi dei toponimi dell’Altopiano, derivano dell’antico tedesco dei Coloni Bavaresi che in più riprese hanno popolato queste montagne. La conformazione litologica, chiaramente stratificata, e la posizione esposta sono le cause principale della formazione di questi singolari elementi rocciosi naturali.
Dopopranzo ci recheremo in due punti diversi situati accanto alla Chiesa Parrocchiale di Rotzo, imboccheremo una stradina che in breve salendo ci porterà a scoprire un'antica casetta dalla quale nasce una sorgente conosciuta come "La Romita". Quindi tornando al punto di partenza e proseguendo verso Nord lungo la strada provinciale, scenderemo un'antica scalinata che ci porterà ad ammirare gli "Antichi Lavatoi del Pach", luogo dove in passato le massaie si recavano per fare il bucato. Durata circa 40 minuti - Provvederemo comunque ad essere accompagnati da una guida locale che ci guidi sul posto.
Il pomeriggio proseguirà visitando un luogo molto importante per la storia dell'Altopiano, che ci troverà proiettati direttamente nella Preistoria. Visiteremo infatti Il Bostel di Rotzo, ubicato a 850 metri di altitudine, il sito archeologico del Bostel di Rotzo conserva ancora oggi i resti di un abitato "protostorico" risalente all'età del Ferro, nonché la ricostruzione fedele di una delle case semi interrate, scoperta nel luogo stesso.
I primi scavi attorno all'area del Bostel risalgono alla fine del XVIII° secolo, quando l'Abate Dal Pozzo scoprì in alcuni terreni di sua proprietà ben seicento casette sotterrate. Le ricerche quindi proseguirono durante tutto il corso del XIX° secolo grazie a studiosi come Lioy, De Stefani, Malli, e Paolo Orsi. Fu nel 1912 prima e successivamente nel 1969 che nuovi scavi furono condotti da parte della Soprintendenza dei Beni Archeologici della Regione Veneto. Dal 1993 l'area è soggetta a continue ricerche e scavi da parte dell'Università di Padova.
L'abitato aveva una funziona di difesa durante la seconda età del Ferro grazie all'ottima posizione in cui era collocata, che ne permetteva il controllo di tutta l'area circostante. Per questo motivo rivestiva un ruolo tanto importante, visto che l'economia dell'epoca era basata in particolare sulle risorse pastorali, minerarie e metallurgiche suddivise tra la zona Prealpina e la pianura. Proprio per il motivo del controllo, secondo lo studioso Gianbattista Pellegrini, gli viene assegnato il toponimo di "Bostel", che significherebbe "dove stava il castello", o "rovine di un castello".
L'abitato fu costruito verso la fine del V° secolo A.C., e durò fino al II° secolo A.C. quando venne distrutto da un incendio.
Di questo abitato sono visibili oggi alcuni resti delle capanne e la ricostruzione sperimentale di una di queste, fulcro espositivo del più ampio Archeopercorso del Bostel.
Al termine di questo lungo viaggio immersi nella natura e nella storia di Rotzo, ci recheremo presso l'Azienda Agricola Zecchinati per acquistare degli ottimi prodotti locali e gustare un buon piatto di gnocchi.
PROGRAMMA:
Ore 7:45 - Partenza da Sarcedo / Breganze
Arrivo a Rotzo alle ore 8:45 - 9:00
1° Tappa - Ore 9:10 - 13:10 - Costo: Guida locale comunicherà il costo - Passeggiata nella natura e nella storia nei luoghi mozzafiato di: Altar Knotto / Alta Kigela / Croce dell'Altaburg
PRANZO ore 13:30 presso:
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Agriturismo Bostel
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Rifugio Campolongo
2° Tappa - Ore 15:00 - 16:00 - Visiteremo le Sorgenti della Romita e gli Antichi Lavatoi del Pach - Durata 40 minuti.
3° Tappa ore 16:30 - 17:30 - Visita del Bostel di Rotzo e del Muso Archeologico dell'Altopiano dei Sette Comuni - Durata 1 ora.
4° Tappa - Ore 18:00 - 19:00 - visita all'Azienda Agricola Zecchinati per assaggiare un buon piatto di gnocchi e acquistare dei prodotti locali.
FACOLTATIVO: Piccola sosta ad Asiago, con passeggiata lungo il corso principale e dessert finale prima del rientro, altrimenti proseguiremo verso casa.
€ 40
1
GIORNO
XX/XX/18
ORARI:
Inizio del tour alle ore 7:45-8:00
Termine del Tour alle ore 19-20:00